San Giovanni vede la Prima. I “Lupi” reggono l’urto: durerà fino alla fine?
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 14 Marzo 2013E’ arrivata la prova del nove, per il San Giovanni Lupatoto di Tiziano Salvagno. Capolista indiscusso del girone B di Seconda Categoria, si è ripreso lo scettro dopo un periodo in cui, complici il clima e i terreni non certo in perfette condizioni, l’altelena dei risultati ha oscillato un po’ troppo. Tra i “Lupi”, però, c’è grande fiducia. Il calo, assolutamente fisiologico, è stato metabolizzato con grande maturità. La concorrenza è pressante, ma nessuna delle contendenti è riuscita a staccare definitivamente l’undici biancorosso durante il momento difficile. Nelle prossime otto partite si decideranno le sorti di un’intera stagione vissuta ai vertici. Il timore di rovinare tutto c’è, soprattutto se il cielo dovesse proseguire coi propri capricci. Lo spogliatoio però, ha grandi motivazioni, così come sottolinea il tecnico Salvagno, chiamato ad una attenta analisi della stagione:
“Siamo ancora davanti, e questo è fondamentale. Abbiamo avuto un calo fisiologico, dovuto soprattutto ai campi pesanti che non ci hanno permesso di giocare. Sfortuna e defezioni, poi, hanno fatto il resto. Ma reggiamo ancora l’urto, abbiamo la scorza dura”.
Perchè dà la colpa ai campi pesanti?
“Non è tanto una colpa, è una constatazione di fatto. Noi siamo una squadra giovane, leggera, tecnica, che imposta il gioco palla a terra. Già in Seconda è difficile proporre calcio per l’atteggiamento degli avversari, in più con questi campi è diventato impossibile e sicuramente ne abbiamo risentito”.
Al di là di oggettive difficoltà però, il San Giovanni ha saputo mantenere la testa. Cosa contraddistingue questa mentalità vincente?
“L’armonia che c’è tra noi, la voglia di condividere insieme questa esperienza, e non solo nel campo da calcio. Stiamo spesso in compagnia anche nel tempo libero, i ragazzi vengono in massa ad allenarsi e c’è un gran clima. L’esempio è stato pochi giorni fa, in cui abbiamo deciso di annullare l’allenamento per pioggia. Nessuno è scappato via, siamo rimasti in sede quasi fino a mezzanotte. E’ questo il significato della parola “gruppo”, che tanto si sente in giro”.
Dovessimo individuare la miglior qualità del Sangio capolista?
“L’attitudine al gioco, lo ripeto. In Seconda è difficilissimo, perchè non ti lasciano giocare, ma noi siamo riusciti comunque, e quasi sempre, a praticare un bel calcio. Siamo sempre propositivi, e poi questa squadra ha un’anima, non molla alla prima difficoltà”.
Domenica avete impattato per 1-1 nel derby col Pozzo. Risultato giusto?
“Sì, anche se, devo dire, il Pozzo sull’uno a zero a proprio favore ha sbagliato il raddoppio in maniera quasi clamorosa. Fosse entrata, probabilmente sarebbe finita la partita. Invece siamo rimasti in piedi, e dopo aver provato a spingere abbiamo colto il giusto pareggio, che alla fine è il risultato più giusto”.
Di fronte c’erano due tra le maggiori indiziate al titolo. Sarà derby col Pozzo per il primato, o intravede qualche altra outsider?
“Più che outsider il Borgoprimomaggio, dopo il Pozzo, è la squadra più temibile e più forte del girone: per il primato ci sono anche loro. Poi, considerando i recuperi, dico il Montebello: sono una buona squadra, e se vincessero durante la settimana entrerebbero di diritto nella lotta per il primo posto”.
Chi teme di più? Pozzo, Borgo, o Montebello?
“Il Borgo, in assoluto è la squadra più completa e organizzata dell’intero girone”.
Guardando alle altre invece: chi per lei è la sorpresa del girone? La delusione invece?
“Sorpresa il Boys Buttapedra, non ho dubbi. Faccio i complimenti a loro per il campionato che sono riusciti a fare. Delusione direi il Gambellara, per come l’avevano presentato in estate avrebbe dovuto fare un campionato di ben altro tenore, invece sta lottando per non retrocedere”.
Chi ha giocato il miglior calcio?
“Noi e il Borgo, su tutte siamo le due squadre che giocano meglio al calcio”.
Concludiamo, mister. Il Sangio regge l’urto: cosa servirà maggiormente, a suo avviso, per mantenere il primato fino alla fine?
“Innanzitutto campi migliori, che ci permetterebbero di esprimere meglio il nostro calcio e le nostre potenzialità. Poi dico e spero la freschezza atletica, servirà grande tenuta e grande agonismo. La nostra è una rosa giovane, perciò ho motivo di essere fiducioso. C’è grande motivazione, il primato è alla portata e non vogliamo lasciarcelo sfuggire sul più bello dopo un campionato del genere”.