San Martino, inaugurato il nuovo ciclo-Maschi. Il D. G. Sabaini: “Dovremo ottenere i risultati attraverso il gioco”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 26 Giugno 2015Un’estetica pragmatica. Pare un controsenso, ma a San Martino il ciclo-Maschi s’apre nel segno d’una coincidenza d’opposti. Le motivazioni della scelta di Maschi sono ben chiare: la società vuole in panchina un tecnico che sia sì motivatore, ma soprattutto maestro, docente in calzoncini in grado di trasmettere una filosofia di gioco ben chiara.
Maschi avrà il compito arduo di cucire addosso un vestito degno per non sfigurare davanti a Sua Eccellenza. Classe ed eleganza insieme: l’obiettivo è quello. Gli uomini e le idee non mancano, serviva un demiurgo, Maschi è l’uomo giusto. A scoprire le carte, a pochi giorni dall’accordo, è il direttore generale sammartinese, Alessandro Sabaini, che ci ha gentilmente raggiunto in redazione.
“Ringraziamo Sona per il lavoro svolto e accogliamo Maschi – spiega – l’avvicendamento è voluto per una ragione ben precisa: in Eccellenza bisogna avere un gioco. Senza, non si va da nessuna parte. Penso che Maschi in questo senso sia una garanzia. Ha esperienza della categoria, concepisce il calcio come lo vediamo noi ed è un conosciuto maestro. Chi conosce il calcio sa come è in grado di far giocare le sue squadre. Ha la mia stima e la mia massima fiducia”.
Se sarà Eccellenza, come pare, il San Martino non snaturerà la sua formazione. Ecco perchè.
“Io l’ho sempre detto – conclude Sabaini – già l’anno scorso avevamo una squadra da Eccellenza. Non è un caso che ora molte squadre di categoria cerchino i nostri giocatori. Siamo in trattativa con alcuni giocatori di spessore, quattro per la precisione. Vedremo cosa riusciremo a fare, intanto annuncio che da noi sono tutti confermati, l’unico che partirà sarà Confetti, destinato alla Provese. In giro vedo squadre che hanno stravolto la rosa: da noi non succederà. Altrimenti non ha senso che il San Martino curi così bene il proprio vivaio. Vorrei fare presente che dieci ragazzi sono di nostra proprietà, gente che è cresciuta calcisticamente qui. Non è poco, questo è il frutto del nostro lavoro e della nostra filosofia. Obiettivo in caso d’Eccellenza? Una tranquilla salvezza ottenuta attraverso il gioco. E’ un mio pallino, ci tengo davvero che sia così”.