Sant’Anna, meglio volare bassi. Il presidente Cona: “Ci basta la salvezza, fare calcio qui è difficile”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 20 Agosto 2015Un unico grande imperativo: resistere. Patron Cona non ha dubbi: non c’è verbo migliore per inquadrare, in una sola parola, la ragion d’esistenza del Sant’Anna d’Alfaedo nel campionato di Seconda Categoria. Fare calcio in altura è difficile, in tutti i sensi. A Sant’Anna però il legame con la maglia è forte. Il gruppo è solido da anni, e poi c’è lui, Tommasi, il faro per tutti. Uno che, per quanto alti sono i livelli in cui ha giocato, non diresti mai s’affannerebbe nel rude calcio della Seconda. Invece Damiano è anima candida anche li, nel fango del pallone di basso rango, coi colori del suo paese.
“Damiano è il numero uno – spiega il presidente Cona – quando può viene sempre, è il nostro leader. Se venisse a giocare da noi qualcuno da fuori non capirebbe che ha avuto una carriera diversa dagli altri. E’ uno di noi, si pone come un qualsiasi ragazzo del posto. Per semplicità è impareggiabile, speriamo di averlo nei ranghi a lungo”.
I ‘Falchi’ cambieranno condottiero. L’allenatore uscente, Cona, è stato rimpiazzato da Rino Sestan, una vita nel calcio valpantenate, reduce dall’ultima esperienza nel vivaio del Montorio.
“Sestan è un ottimo educatore e un allenatore che conosce bene la categoria – conclude il patron – ci affidiamo a lui. Gli abbiamo chiesto la salvezza, il massimo risultato cui può aspirare un sodalizio come il nostro. Partiamo a fari spenti, ben sapendo il tipo di campionato che c’aspetta. Spero di fare punti sin da subito, nessuno qui merita di soffrire fino alla fine”.