Santo Stefano, ambientamento concluso. Carnovelli: “Bene così, ma dobbiamo e possiamo migliorare”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 30 Ottobre 2013Un pizzico di malizia in più. E’ quanto chiede Flavio Carnovelli al suo Santo Stefano, dopo la sconfitta di domenica contro la Provese. Unico neo di un campionato iniziato secondo i piani, senza lode e senza infamia, con un comodo posizionamento nella pancia della classifica.
Undici punti in saccoccia, prestazioni all’altezza, un rodaggio ormai terminato che promette bene. I presupposti per coronare una tranquilla salvezza, sembrano esserci tutti. Serve solo una piccola svolta, come spiega il tecnico Flavio Carnovelli:
“Abbiamo sbagliato poco – commenta Carnovelli – io guardo le prestazioni e dico che la squadra c’è eccome. Siamo all’altezza di questo campionato e possiamo dimostrarlo tranquillamente. Cercheremo di limare le sbavature, ma sono soddisfatto”.
Riavvolgiamo il nastro. Dalla Provese passi al Santo Stefano durante l’estate. Motivazione?
“Sapevo di trovare vecchie conoscenze e un ambiente adatto alle mie caratteristiche. Non mi sono sbagliato, c’è tutto quello che aspettavo”.
Come valuti l’assemblamento dei nuovi?
“Bene, anche se, va detto, spesso utilizzo otto degli undici titolari che schierava Fattori lo scorso anno. A lui va un mio complimento personale, lo ribadisco. Si vede eccome la sua mano. Per quanto riguarda i nuovi niente da dire, lavorano, s’impegnano, si sono integrati nel migliore dei modi”.
Rapporto con la dirigenza?
“Ottimo, li conosco da anni. So cosa vogliono, loro sanno cosa voglio io: c’è sintonia”.
Giudizio sui giovani?
“Bene anche loro. Devono crescere, e qui hanno tutto per farlo. Tutti hanno avuto un buon impatto con la categoria”.
Uno sguardo al campionato. La squadra da battere?
“Le prime cinque possono giocarsela alla pari. Io vedo il Benaco leggermente favorito. Per me, hanno qualcosa in più rispetto a tutte”.
La possibile sorpresa?
“E’ presto per dirlo”.
Concludiamo, mister. Santo Stefano, obiettivo salvezza?
“Assolutamente sì, non abbiamo altro in testa”.