SI PARTE/ Cavalponica, la salvezza prima di tutto
by Calcio Dilettante 17 Luglio 2012Rivoluzione all’Aurora Cavalponica. C’è un profondo rinnovamento, tra le fila gialloblù: squadra rivoltata come un calzino, dieci nuovi arrivi, due partenze eccellenti. Il progetto, prevede umiltà e ponderazione per attutire il salto di categoria. L’obiettivo, è fin troppo facile da intuire: una salvezza senza patemi. L’allenatore Di Paola però, non rinuncia ad un pizzico di sana ambizione, che spiega così, presentando il programma preparato per la nuova stagione:
“Non vorrei che disputassimo un campionato anonimo. La salvezza è l’obiettivo prioritario, com’è giusto che sia. Però vorrei che la mia squadra abbia una filosofia precisa e che cerchi di imporsi ogni domenica. Poi sarà il campo a parlare, ma dobbiamo migliorare sotto diversi aspetti, al di là dei successi degli anni passati ”.
Parla di miglioramenti: dove indirizzerà il suo lavoro, quali sono gli accorgimenti da fare?
“Dobbiamo cambiare mentalità: maggiore impegno negli allenamenti, maggiore voglia di dimostrare qualcosa ogni volta che si scende in campo. Tante volte abbiamo sofferto per appagamento o per un calo di tensione: quest’anno non deve succedere. Inoltre aumenteremo gli allenamenti da due a tre, com’è normale che sia in una categoria come la Prima ”.
Veniamo al mercato: come cambia l’Aurora Cavalponica?
“La rosa è stata confermata al 50%. Tra i partenti, ci sono due nomi caldi: Danese e Choukrani, che andranno a giocare altrove. Per quanto riguarda i nuovi arrivi, abbiamo preso Chioetto, Portinari e Pellizzaro dal Lonigo, Piccoli dalla Belfiorese, Boseggia dal San Giovanni Ilarione, Zanchi dal Caselle, i portieri Fontana dal Rivereel e Paganin dal Santo Stefano di Zimella, mentre per quel che riguarda i giovani arrivano Pertile dall’Este e Nifrulli dal Casaleone via Legnago ”.
Un cambiamento imponente: il motivo?
“La società ha deciso di rivoluzionare per metà la squadra nell’ottica di affrontare con gli uomini giusti il nuovo campionato. Quando si vincono due campionati di fila, bisogna cambiare un po’, la differenza dalla Seconda alla Prima è molta. Non che chi va via non abbia avuto considerazione, si tratta di scelte tecniche alla luce dell’esperienza di questi due anni, che spero paghino in futuro: il campo dirà se avremo scelto bene ”.
Riccardo Perandini