Sommacustoza, la prima sconfitta non cancella un dignitosissimo inizio
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 2 Ottobre 2015Meglio di così non poteva andare. Impossibile chiedere di meglio. Non è il primo passo falso ad offuscare il candore dell’esordio in campionato del Sommacustoza. In saccoccia c’è un bottino niente male: 9 punti su 12 difficilmente erano preventivabili ad inizio stagione. Segno che Garcia, fantasista passato alla vita da panchina, si è calato alla grande nella nuova parte. Ha dato un’impronta precisa, convincente ad una truppa ripescata dopo un anno buio. Donandogli quella sfrontatezza di cui aveva bisogno per cominciare col piede giusto.
“La partenza ci dà fiducia – spiega – ciò che serve per motivare il nuovo progetto. Ho portato metodi nuovi, un credo diverso. Assimilarlo non è semplice, eppure l’esordio ci premia, ci fa capire che la direzione è quella giusta. Sono per un calcio propositivo, anche in una categoria come la Seconda”.
Più psicologo che allenatore. Tattica e tecnica arrivano, certo. Ma il cruccio è come vanno interpretate. Conta il ‘come’, più che il ‘cosa’ o il ‘perchè’.
“Parto dal presupposto che la differenza la fa la testa – prosegue – ognuno di noi vuole vincere. Ma dal voler vincere all’avere una mentalità vincente ce ne passa. Il mio compito è quello di dare forma a quella sete di vittoria che ognuno prova inconsapevolmente”.
Concetti che passano, a giudicare dal campo.
“Conta lo spirito – conclude – prima vedevo scoramento ad un errore, ora vedo tre compagni in copertura per rimediare. La parola d’ordine è compattezza, in tutti i reparti, in ogni fase di gioco. I nove punti danno senso al nostro lavoro, bene così”.
Note. Nella foto, Rodrigo Garcia ancora in vesti di calciatore.