SOTTO I RIFLETTORI. Montorio tiene il passo di Sua Eccellenza. Belfiorese e Pescantina, funzionano i laboratori di Lonzar e Orfei
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 8 Dicembre 2021Menzioni di merito all’imbrunire dell’Immacolata. Tre sono i nomi sotto i riflettori: Montorio, Belfiorese, Pescantina Settimo. Un filo rosso le collega dinanzi a Sua Eccellenza: si chiama credibilità ed è figlia di scelte, gestione e visione comune. Termini forse abusati, quando s’interpreta l’evoluzione di una squadra. Ma mai impropri, se intessuti assieme alle verità di campo.
La prima ‘lauda’ va al Montorio neopromosso. Inutili, a dicembre, tutti i discorsi, un po’ velenosi e un po’ inopportuni, riguardanti il significato sportivo della mole di ripescaggi in tempo di Covid: così è stato deciso. Piccolo appunto: ad ogni modo, seppur in parte si è premiato un percorso, non sono state ammesse formazioni di bassa classifica. Vale pur sempre la tesi opposta, ragionevole quando sostiene che c’è chi ha sudato ben oltre le sette camicie per vincere i campionati e si ritrova con seconde, terze, addirittura quarte classificate ammesse al piano di sopra. Ad un certo punto, dato che nessuno desidera protrarre all’infinito una discussione, è meglio chiuderla.
Il campo restituisce tutto: pregi e difetti, soprattutto alla lunga distanza. Perciò al netto di ogni considerazione il Montorio doveva dimostrare di valere la categoria sul piano tecnico, tattico, fisico, di mentalità, gestionale. Si può dire a pieno titolo ci stia riuscendo: è dentro al suo percorso di metabolizzazione della categoria. Il mercato operato si sta rivelando oculato: Maragna para, Lavagnoli cuce e inventa, Vesentini si è sbloccato. Gli uomini ‘100% Montorio’, come Menini e Caputi, sono rimasti punti fermi al variare delle categorie. Identica valutazione per Stefano Paese ed il suo staff. Pur in mezzo al flusso di difficoltà di una categoria ad alto coefficiente qualitativo, il Montorio ha retto l’urto, con la sua spina dorsale, le sue idee ed il suo spirito: giusto rendergliene atto.
Quatte, partite senza proclami, Belfiorese e Pescantina, rispettivamente quarta e quinta, si stanno rivelando veri laboratori. Un punto interrogativo pendeva sul tasso di novità in fase di costruzione: l’ingresso di Lonzar come tecnico in categoria, la tenuta dei giovani di entrambe, la sostenibilità del progetto ‘green’ voluto a Pescantina. Tra idee e prassi c’è un filo conduttore: qui si origina il merito. La Belfiorese, pur variando qualcosina, ha mantenuto la propria ossatura, rivelandosi damigella di tutto rispetto dinanzi a Sua Eccellenza, ormai abituata a certi salotti. Più alto il tasso di scommesse del Pescantina di Orfei: finora, praticamente tutte vinte.
Postilla: il mercato ha regalato ad Orfei la spinta dell’ex virtussino Jacopo Bridi, classe 2000. Altro nome nel segno della valorizzazione di prospetti destinati a rimanere potenzialmente a lungo termine. La Belfiorese? In uscita c’è Girardi, in entrata… manca poco. A breve il diesse Cucchetto comunicherà le mosse dei biancocelesti, domenica impegnati sul campo amico contro la schiacciasassi Villafranca.
Note. Nella foto, il portiere del Montorio, Mattia Maragna.