Tregnago, sei duro a morire. Davide sovrasterà ancora Golia?
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 14 Febbraio 2017Impavido, duro a morire. Tenacemente aggrappato ai propri desideri, mai come ora vicini a realizzarsi. Nasconderli sarebbe un peccato mortale. Tregnago mantiene la vetta. Non è cavalcata solitaria, ma si sapeva. La gloria nel girone B di Prima sarà affare per guerrieri di trincea. Impossibile negarlo. Vince chi saprà resistere, chi sarà resiliente, sempre sul pezzo, capace di trarre forza da tutto, dai successi e dai passaggi a vuoto.
Davide sovrasta ancora Golia. La notizia è un po’ questa. Ci sarà da tenerla viva: compito arduo, tutt’altro che scontato, ma mai come quest’anno affascinante. Dietro ringhiano. Valdalpone e Albaronco sfiatano a pochi passi dalla capolista. Che però corre ancora. Non c’è la leggiadria di qualche giornata fa, ma nessuno a Tregnago pensava a passeggiate in altura.
Le vette van conquistate. Se c’è da sudare sette camicie, ben venga la dolce sofferenza del vincente. Si andrà per l’ottava, oltre i proverbi. Come a dire: se gli altri mettono pressione, serve essere imperturbabili. Stoicismo d’alta classifica. Metafora ardita, ma calzante. Bogoni, che siede in panchina, magari non sa di filosofia ma la interpreta bene. E lo fa col verbo dell’esperienza, che è impareggiabile per pertinenza e concretezza nella situazione contingente. Bogoni è l’uomo giusto nel posto giusto. Un maestro in una classe felice.
Colui che potrà insegnare a cogliere l’attimo fuggente. Se sovvertendo certi pronostici, meglio ancora. Perchè la sorpresa ha un sapore tutto suo. Intenso, speciale. E se riceverle gratifica, farle dà un gaudio ancora maggiore. Tregnago suda e lavora per guadagnarsi il suo. Il dubbio maschera cosa riserverà la primavera dei grandi sospiri. Ma la sensazione, sempre più forte, è che le big non avranno vita facile. La capolista ha imparato a volare: difficile si scordi la tecnica sul più bello.