Valdadige, nuova spina dorsale. Il diesse Castelletti: “Il mercato ci ha consolidati. Imperativo non soffrire”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 22 Settembre 2017Un portiere, uno stopper, una punta. Praticamente, nuova spina dorsale per il Valdadige. Imperativo categorico: non soffrire. I patemi dello scorso anno sono la lezione che nessuno cancella dalla lavagna: c’è un campionato dignitoso da guadagnare sul campo.
Il mercato, da par suo, ha consolidato una rosa che, fatta eccezione per i due arrivi dal Trentino, vive tutta di prodotto interno locale. Per vedere il vero Valdadige ci vorrà tempo: il precampionato, periodo difficile da gestire a causa di ferie e impegni lavorativi, non può dare indicazioni significative. Il tempo darà una nuova dimensione alla formazione biancoceleste. Come spiega, senza peli sulla lingua, il direttore sportivo Diego Castelletti:
“Abbiamo preso un portiere dall’Alense, Eccellenza Trentina, con una militanza di ben nove anni nella categoria superiore, uno stopper dal roveretano, militante in promozione, e, per i veronesi, il noto Mohammed Ksakass, ex Ambrosiana, lo scorso anno al Valpolicella. Abbiamo una nuova spina dorsale ed un anno di esperienza in più in categoria: la Seconda, cercheremo di guadagnarcela senza soffrire come lo scorso anno. La lezione l’abbiamo imparata. Le prime impressioni? Presto per dirlo, il precampionato ha avuto un decorso particolare per le tante defezioni. Il vero Valdadige, però, arriverà presto”.