Verso Pescantina-Montorio. E’ partitissima tra neopromosse
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 14 Dicembre 2019Un intrigo. Da scoprire riga dopo riga, come un libro giallo che ti invita a raggiungere la pagina dopo. Tale è, a 24 ore circa dal calcio d’inizio, Pescantina Settimo-Montorio, partitissima in Promozione.
Ad esser celebrata è la già elogiata, commentata, più volte ricordata ascesa di due neopromosse. Ripeterlo non è ridondante: è riconoscere ciò che , da sorpresa, diventa solida realtà. E’ un primo spartiacque per il primato: le attuali distanze, cinque lunghezze di vantaggio del Pescantina sul Montorio, consentirebbero ai locali, in caso di vittoria, un primo accenno di fuga.
Un successo del Montorio, d’altro canto, riaprirebbe non poco le sorti di una lotta al titolo che potrebbe annoverare un’altra sorpresa: il Cologna Veneta di mister Salvatore Di Paola, tecnico ligio ad iscriversi tra le note liete di ogni stagione, sta sotto il Montorio di tre lunghezze e vive un momento di buona lena, che corrobora di entusiasmo e dolci risultati l’anno del glorioso centenario dei gialloblù.
Ma tornando al big match, tra le mani rimane un’analisi che impone buonsenso: non è facile, per non dire poco opportuno, dare una fotografia del peso specifico delle due formazioni. A rigor di logica, risultati a parte, si potrebbe convenire su un dato: il Pescantina possiede qualcosa in più a livello di esperienza. Se il parametro è il curriculum, gli uomini di Canovo potrebbero avere qualche vantaggio nella capacità di leggere le situazioni chiave da parte dei propri interpreti.
Ma è anche vero che, se di parametro si tratta, il curriculum non basta a leggere due formazioni che, per rovescio della medaglia, offrono numeri identici a livello di differenza reti( più tredici): il Montorio ha segnato e subito un gol in più. Garanzia di un lavoro che Stefano Paese ha predisposto in modo ottimale, nel solco di un percorso che ha visto più di un profilo contribuire al doppio salto di categoria. Balzo compiuto attingendo dal vivaio anche nei ruoli più complessi (un esempio il portiere Antolini, più volte titolare, ma non è l’unico), e con la forza di una spina dorsale che è rimasta inalterata.
Giusto rimanga un punto interrogativo sino al novantesimo: simbolo anche troppo scontato di un equilibrio che solo il campo dirà se, e in che termini, potrà essere rotto. La corsa delle neopromosse non si è fermata, e quanto s’era detto a ottobre non è caduto in errore: entrambe avevano struttura degna di sopportare una marcia così spedita nelle battute iniziali. Complimenti ad entrambe: sono sinceri e meritatissimi.
E domani, vinca il migliore.
Note. Nella foto, Marco Fanini, portiere del Pescantina, in una immagine d’archivio.