Villafranca, il clima è già elettrico. La batosta di Este mette la società rossoblu nella condizione di fare una profonda riflessione. Subito, in fretta. Perché l’inizio di stagione è stato davvero di quelli da paura. Se non è un ultimatum poco ci manca. La fiducia è totale, ma non eterna. La scoppola di Este e quello zero in classifica dopo due giornate stanno facendo riflettere profondamente il Villafranca. La panchina di Alberto Baù non è proprio solidissima, secondo regole non scritte ma quasi sempre applicate. «Qualcosa deve cambiare. E non possiamo aspettare a lungo», dice chiaro e tondo Mauro Cannoletta, direttore generale di un Villafranca con l’aggravante di avere le mani legate per un mercato aperto fino a sabato ma a cui la società non potrà ricorrere. La squadra è spuntata, secondo Cannoletta all’appello «mancano una punta e due centrocampisti di qualità». Lacune sensibili, che però scagionano solo in parte i giocatori e Baù. «Non voglio più vedere la rassegnazione che c’era nei vostri occhi domenica», ha detto Cannoletta alla squadra, che ha ripreso ad allenarsi al sussidiario di Villafranca. Una questione anche di atteggiamento. Cannoletta negli ultimi tempi le ha provate tutte pur di reperire qualche risorsa in più. «Ho inviato 140 e-mail ad altrettanti imprenditori di Villafranca. Sapete quanti mi hanno risposto? Neanche uno», rivela Cannoletta, a cui evidentemente non rimangono molte altre alternative se non quella di guardare verso il suo allenatore. «Baù gode della massima stima, sia ben chiaro. Lui è in discussione ma tutti in fondo lo siamo. La squadra non è completissima ma non è poi così scarsa». L’impressione netta è che Baù si giochi molto nelle prossime tre partite, tutte racchiuse in una settimana.